Come assemblare un pc


Sull'assemblaggio di un computer

Un computer di tipo PC è modulare, cioè può essere montato assemblando degli elementi hardware di differenti costruttori, per ottenere un computer conforme ai propri bisogni.
Gli elementi costitutivi del computer da assemblare sono i seguenti :
  • Il case : cassa metallica che accoglie gli elementi interni del computer. Nella maggior parte dei casi è fornito con la sua alimentazione elettrica e un set di viti, connettori e piattine.
  • La scheda madre : grande scheda stampata che permette di connettere un processore, della memoria viva, dei dischi rigidi e lettori di CD/DVD, e che propone un set di connettori d'estensione.
  • Il processore, circuito integrato principale del computer, vero cervello del computer incaricato dei principali calcoli.
  • Le periferiche di stoccaggio come i dischi rigidi, i lettori o masterizzatori di CD-ROM e DVD-ROM, nonché il lettore di floppy disk.
  • Le schede d'estensione, che permettono di estendere le funzionalità e le performance del computer.
La scheda madre è una scheda master, che ha la forma di un grande circuito stampato con dei connettori per il processore, la memoria viva, delle schede d'estensione.
Innanzi tutto è necessario consultare attentamente il proprio manuale per reperire i differenti connettori.
  • Tutte le operazioni descritte in questa sezione sono semplici, ma un ERRORE ( ad esempio l'inversione di un connettore) può causare dei DANNI IRREVERSIBILI all'hardware. Questa guida è fatta per aiutarvi, senza la pretesa di essere una referenza assoluta, ed è per questo che Kioskea.net non è responsabile dei danni causati dalla sua incorretta utilizzazione.
  • Per tutte le operazioni descritte, bisogna assicurarsi di aver scollegato il cavo d'alimentazione del computer, poi eliminare l'elettricità statica ad esempio toccando con una mano la scatola metallica del computer e con l'altra il pavimento!

Preparare il case

Quando ci si appresta ad installare un PC, bisogna verificare che si abbiano a disposizione un cacciavite a stella, le viti necessarie, nonché i differenti cavi e connettori.
Esistono tuttavia delle regole semplici da rispettare :
  • Non avvitare mai fino in fondo!
  • Non forzare mai!
Il primo passo consiste nell'aprire completamente il case, poi metterlo piatto su di una superficie larga dove avrete spazio sufficiente per lavorare a vostro agio, e infine togliete tutte le protezioni in plastica dei pannelli sulla parte frontale del computer.
N.B. : Un case è di solito fornito con un cavo d'alimentazione et un kit di viti.
Le viti con un filetto fine si installano generalmente sui lettori di floppy disk e CD, mentre le viti più grosse permettono di fissare i
dischi rigidi.

Il processore

Il processore è il circuito integrato chiave del computer, che realizza i calcoli principali. I processori che esistono nei differenti formati possono essere classificati in due famiglie :

Socket ZIF

Al momento dell'installazione di un processore su Socket ZIF (Zero Insertion Force), bisogna fare attenzione a sollevare la piccola leva, posta sul taglio del socket, inserire il processore delicatamente assicurandosi che il « segno » situato in un angolo del processore coincida al segno sul supporto (fate riferimento alla documentazione della vostra scheda madre).
In seguito basta abbassare la leva e il processore è installato.

Slot

Il montaggio di un CPU su Slot (traducete « feritoia ») è decisamente semplice: bisogna installare la traccia di fissaggio che accompagna la scheda madre. Il processore si inserisce poi molto facilmente come una scheda di estensione (un solo senso di montaggio è possibile).

Installazione di un ventirad

Per i processori montati su supporti ZIF, è assolutamente indispensabile installare un dissipatore di calore (detto a volte « radiatore ») nonché un ventilatore che non sempre sono forniti congiuntamente al processore. La maggior parte delle volte questi due componenti sono venduti in un solo blocco chiamato « ventirad  ».
In assenza del radiatore, il processore brucerebbe qualche secondo dopo l'accensione del computer.
Si consiglia di spalmare una goccia di pasta termica (grasso di silicone) sulla parte del processore a contatto con il radiatore, per aumentare la superficie di contatto fra il processore e il dissipatore di calore e migliorare così anche la dissipazione del calore. La maggior parte dei ventirad possiede già uno strato fine di pasta termica, in questo caso non è necessario aggiungerne dell'altra.
Incastrate una delle pinze del radiatore sul connettore del connettore ZIF e agganciate lentamente la seconda. Il radiatore deve essere centrato correttamente e deve essere in contatto con il processore per tutta la sua superficie. Si deve fare molta attenzione al senso di montaggio del radiatore: l'uscita sotto la parte inferiore del radiatore deve essere sullo stesso livello della parte emergente del socket. Dall'altro lato fate attenzione a non forzare dato che la parte centrale del processore (in silicio) è fragile e la minima incrinatura lo danneggerà irreversibilmente.
Infine, collegate il cavo d'alimentazione del ventilatore al connettore previsto per quest'uso sulla scheda madre. Potrebbe essere utile sistemare il cavo d'alimentazione del ventilatore in modo da non rischiare di disturbare la rotazione delle pale.
Esistono ugualmente delle alternative ai ventirad, considerate rumorose :
  • I cryotours (« congelatori miniaturizzati ») : soluzioni molto efficaci ma costose ;
  • Le placche a effetto Peltier, silenziose ma instabili ;
  • I kit di watercooling : stabili, efficaci e silenziosi. I kit di watercooling comprendono un serbatoio d'acqua, una pompa, uno scambio termico e un « waterblock », che cattura il calore del processore.
Infine alcune soluzioni software permettono di disattivare le istruzioni inutilizzate del processore, per poter guadagnare qualche grado.

Parametraggio

Su alcune schede madri obsolete, è necessario piazzare dei jumpers (jumpers) per definire i parametri di frequenza del processore.
Le schede madri più recenti, chiamate « jumperless » (tradurre « senza cavalieri »), riconoscono automaticamente il parametraggio del processore e permettono di modificarlo manualmente nel BIOS. Il principio è più o meno lo stesso nei due casi e consiste nel definire una frequenza per il bus di dati della scheda madre (chiamato FSB, per Front Side Bus) nonché un coefficiente moltiplicatore per il processore.

I jumpers

I jumpers sono dei piccoli pezzi di metallo ricoperti di plastica che permettono il passaggio dell'elettricità, allo stesso modo di un interruttore.
N.B. : Se non desiderate modificare manualmente la frequenza del processore e lasciare la frequenza di default, non avete bisogno di leggere questa sezione.
Esistono due tipi di jumpers che servono a configurare il processore:
  • I jumpers che descrivono la frequenza del processore;
  • I jumpers che descrivono il voltaggio del processore.
La frequenza del processore corrisponde alla frequenza interna della scheda madre (o più esattamente a quella del suo bus di dati, l' FSB), moltiplicata da un coefficiente. Inoltre, le schede madre poco recenti posseggono dei jumpers che servono a descrivere la frequenza interna della scheda, e dei jumpers per descrivere il coefficiente moltiplicatore.
La disposizione di questi jumpers e la loro posizione sulla scheda madre sono descritte nel manuale della vostra scheda madre. Si raccomanda di effettuare questi settaggi in modo da avere la frequenza massima possibile per la scheda madre, poi di regolare il coefficiente moltiplicatore del processore al valore ideale.
Rimane infine da descrivere il voltaggio del CPU da parte dei jumpers. In generale le tensioni possibili sono 3.3 V, 3.45 V (tensione abituale di numerosi processori), et 3.6 V.

Inserimento delle barrette RAM

Esistono differenti tipi di memoria viva. Le schede madre più recenti sono fornite di DDR2 o di DDR. Alcune sono ancora equipaggiate di RamBus. Le più obsolete infine dispongono di connettori di memoria SDRAM, vedi di EDO.
Generalmente non è possibile collegare delle barrette RAM di un tipo non supportato dalla scheda madre dato che ogni tipo di memoria possiede uno o più porte polarizzanti che impediscono il suo inserimento in un luogo non adatto.

DDR, SDRAM o RAMBus

Les barrette di memoria DDR, SDRAM o RAMBus possono essere installate solamente nelle postazioni per la memoria. Non è tuttavia consigliata l'installazione di barrette di memoria (e di marca) diverse, visto che :
  • a causa delle possibili incompatibilità esistenti ;
  • il computer dipenderà dalla velocità della memoria più lenta.
Per inserire della memoria DDR, RAMBus o SDRAM, basta allargare gli attacchi ruotanti situati da una parte all'altra del connettore, piazzare la barretta verticalmente alla sua posizione verificando attentamente che sia nel senso corretto (uno o più porte polarizzanti al centro dei contatti impediscono di collegarla nel senso sbagliato).
Spingere con fermezza ma senza forzare. I due fermi presenti su ogni lato devono chiudersi automaticamente.

DRAM / EDO

Le barrette di memoria DRAM o EDO si collegano 2 a 2, cioè per avere 32 Mo bisognerà installare 2 barrette da 16 Mb.
L'installazione della memoria EDO richiede un po' di manualità. Mettetela nel suo connettore inclinandola a 45°, poi fatela scivolare collegandola orizzontalmente.


La scheda madre

La scheda madre si avvita nel case. Dei piccoli naselli, chiamati distanziatori o pezzi di distanziamento, sono solitamente forniti per mantenere uno spazio tra la scheda e il case. I distanziatori sono generalmente dei naselli in plastica da « fissare » al fondo del case oppure dei supporti metallici da avvitare.
Una volta che la scheda madre è allineata sui distanziatori, e le sue porte di entrata-uscita sono allineate con le aperture del case, la scheda madre deve essere avvitata per fissarla al fondo del case.
La scheda madre deve essere in seguito collegata all'alimentazione del PC. Nel case, una presa femmina con 12 contatti (o 2 prese con 6 contatti femmine) o 24 contatti esce dal blocco dell'alimentazione. Questo connettore deve essere collegato nello spazio previsto sulla scheda madre (fare riferimento al manuale) facendo attenzione a verificare che i 4 fili centrali siano neri (massa).
Infine, tutti gli altri componenti devono essere collegati alla scheda madre. I contatti posti in maniera ravvicinata presenti sulla scheda madre permettono di collegare i connettori del pannello frontale del case (altoparlanti, bottone di messa sotto tensione, led luminosi, etc.).
Si raccomanda di riferirsi al manuale della scheda madre per conoscere il loro posizionamento, anche se i nomi sono talvolta incisi sulla scheda (SPK=speaker, etc.). Ecco una lista non esaustiva di questi componenti :
Nome del componente Numero di contatti Abbreviazione
Speaker (Altoparlanti) 4 SPK
Reinizializzazione (Reset) 2 RESET SW o RST SW
Spia di funzionamento 5 POWER LED o PW LED
Spia di accesso al disco rigido 2 HDD LED
Alimentazione 6 POWER SW o PWR BTN
Ventilatore 03/02/2008 FAN
Infrarossi 4 IR
Stand by 2 SUSPEND

Installazione di schede d'estensione

Gli slots di estensione sono dei ricettacoli nei quali è possibile inserire delle schede di estensione. Esistono diversi tipi di connettori :
  • i connettori ISA che funzionano a 16bits. Solo pochi computer recenti posseggono ancora questo tipo di connettori visto che si tratta di un bus poco rapido.
  • i connettori PCI che funzionano a 32bits. Si tratta del tipo di connettore adatto alla maggior parte delle schede di estensione, ad eccezione delle schede grafiche di ultima generazione.
  • i connettori AGP che funzionano a 32bits. Si tratta di un bus rapido riservato alla scheda grafica, di solito riconoscibile per il suo colore scuro.
  • i connettori PCI Express che funzionano a 32bits. Si tratta di un bus molto rapido riservato alla scheda grafica, riconoscibile per il suo colore scuro.
A questo livello non c'è niente da temere: non è possibile sbagliarsi dato che ciascuno di questi tipi di scheda ha un posizionamento di taglia diversa.
Per installare una scheda d'estensione, basta ritirare la cache corrispondente sul case, poi inserire il retro della scheda, abbassare dolcemente la parte frontale, e infine avvitarla.
Se possibile, si consiglia di lasciare uno spazio libero fra le schede per permettere di evacuare il calore più facilmente.

Dischi rigidi, lettori CD-ROM/DVD-ROM e lettore floppy disk

La scheda madre prevede solitamente due connettori IDE (Integrate Device Electronics) :
  • Il primo connettore è chiamato connettore primario (in inglese primary device controller) ;
  • Il secondo è chiamato connettore secondario (in inglese secondary device controller).
Ciascuno di questi connettori permette di collegare due periferiche IDE su una stessa piattina, fino ad un massimo di quattro apparecchiature IDE (due per piattine collegate alla scheda madre). E' possibile connettere delle periferiche supplementari (per passare il limite delle quattro apparecchiature IDE) installando una scheda d'estensione detta controllore IDE, o utilizzando una presa SCSI.
Nel caso in cui uno o due periferiche si trovano sulla stessa piattina IDE (piattina di fili che connette uno o due periferiche IDE alla scheda madre), è necessario segnalare al computer quale delle due è prioritaria, o più esattamente qual è il master, quale il secondario (in inglese slave da cui l'abbreviazione SL). Per far si che questo succeda, bisogna configurare le periferiche IDE con l'ausilio dijumpers situati nel retro della periferica (vicino al connettore IDE). Solitamente un piccolo schema posto sulle periferiche spiega le posizioni del o dei jumpers per selezionarlo come primario (M ) o come secondario (SL).
Si segnala che a volte potete trovare l'abbreviazione CS (per cable select, tradotto selezione cablata), che permette di definire automaticamente il disco master e lo slave nel momento in cui i due dischi prevedono questa opzione la quale è supportata dalla scheda madre.
Inoltre, si consiglia di mettere sulla stessa piattina delle periferiche dello stesso tipo dato che la velocità di trasferimento del bus si adatta alla periferica più lenta della piattina. Si raccomanda inoltre di mettere i dischi su una piattina, i lettori CD-ROM e i masterizzatori sulla seconda (un masterizzatore deve essere installato esattamente come un lettore di CD-ROM).
Come abbiamo visto, esistono 2 canali IDE, ad ognuno dei quali è possibile collegare due dischi.
Il computer si avvia (booter) automaticamente sul primo disco rigido situato sul primo canale IDE. L'ordine di priorità é il seguente :
  • IDE1 - Primario, 1
  • IDE1 - Secondario,
  • IDE2 - Primario,
  • IDE2 - Secondario.
Le configurazioni consigliate sono le seguenti:
IDE1 IDE1 IDE2 IDE2
disco primario


disco primario disco secondario

disco primario disco secondario disco primario
disco primario disco secondario disco primario disco secondario
disco primario
CD-ROM primario
disco primario disco secondario CD-ROM primario
disco primario
CD-ROM primario CD-ROM secondario
disco primario disco secondario disco primario CD-ROM secondario
disco primario disco secondario CD-ROM primario CD-ROM secondario






Al momento del collegamento delle periferiche IDE, è importante verificare che la banda rossa sulla piattina si trovi effettivamente a lato dello slot n°1 :
  • a livello della scheda madre :
    Connexion d\'une nappe IDE sur la carte mère
  • a livello del (dei) disco(dischi) rigido(i) (generalmente al lato dell'alimentazione) :
    Connexion d\'un disque dur sur une nappe IDE
Le altre periferiche IDE (lettori o masterizzatori di CD-ROM / DVD-ROM) si collegano solitamente seguendo lo stesso principio.
Per ulteriori informazioni, fate riferimento alla sezione sui bus IDE/ATA.

Serial ATA

Se la scheda madre possiede dei connettori Serial ATA (SATA), si consiglia di comprare dei dischi rigidi che hanno questa interfaccia dato che è molto più rapida rispetto all'interfaccia IDE. In più, i cavi Serial ATA sono fini e sottili e permettono una migliore circolazione dell'aria.
L'installazione dei dischi Serial ATA è molto semplice: basta collegare i dischi rigidi al connettore Serial ATA attraverso il cavo fornito con la scheda madre. Un resettaggio nel BIOS può essere talvolta necessario al fine di attivare il connettore SATA.
Per ulteriori informazioni, fate riferimento alla sezione sul serial ATA.

Dischi SCSI

Nel caso di dischi rigidi o lettori di CD-ROM SCSI, si tratta innanzi tutto di installare un controllore SCSI o, se necessario, di utilizzare il controllore integrato nella scheda madre.
In un secondo momento, si devono attribuire alle differenti periferiche della catena dei numeri di identificazione. Alcuni jumpers presenti sui dischi permettono solitamente di definire un numero.
Per ulteriori informazioni, fate riferimento alla sezione sul SCSI.

Lettori di floppy disk

Il lettore di floppy disk (definito a volte FDC, per Floppy Disk Controller) si collega grazie ad una piattina meno larga rispetto alle piattine IDE dei dischi rigidi, sul connettore della scheda madre previsto in questo senso.